Venerdì
Anzichè partire
Venerdì alle 14,abbiamo fatto tardi(chiaramente per
colpa mia) e siamo
partiti alle 16.
Siamo usciti dall'
autostrada a Bordighera (quella subito prima di
Ventimiglia)verso
le 20 dopo 440 km circa e vs le 21 eravamo in
fuoristrada. Per
fortuna la mitica Mile (la mia ragazza)ci aveva datoin dotazione panini
con frittata e verdure, perché siamo arrivati al
rifugio a
mezzanotte (chiaramente Matte essendo già in riserva da un
po' è rimasto a
piedi senza benza). Totale: fatti altri 100 km tra
cui qualche mula
imputtanita e in notturna. Abbiamo preso anche qualche
gocciolina.
Altitudine: appena 1500 mslm. Torta di mele e poi branda.
Sabato
Sveglia ore 7,
colazione, poi Matte parte alle 8 per tornare indietro
a Pigna a fare
benza (lo mollo,tanto è tutta discesa, anche se gli
ultimi 200 m. ha
dovuto spingere), mentre io finisco di fare
colazione e
adempio alle mie attività di pratica quotidiane lui torna
alle 9,30 (entro
10 min sarei partito alla ricerca). Ci facciamo
fare dei panini
per emergenza,riempiamo le borracce e alle 10 si
parte. Ogni 15
minuti circa ci si ferma a sistemare il bagaglio di
Matte, non ci
vuole proprio stare e ogni tanto vola via. Dopo posti
incantevoli e da
urlo, una bella pausa lamponi, poi più avanti per i
paesaggi
allucinogeni (forse x i troppi lamponi?), ci sembrava quasi
di essere sulla
Luna. Verso le 14 circa becchiamo una deviazione non
segnata sulla
cartina con un cartello con scritto, ahimè, allegria e
vino. Ci fermiamo
davanti e ci capiamo al volo e via per la
deviazione:
formaggi e vino caserecci a volontà in buona compagnia di
qualche semplice
matto che ci ha fatto ben sentire a nostro agio.
Dopo un paio d’ore
scarse riparte storti e dalla Luna, mi sento
sbarcato su Marte,
altroché Via del Sale. Più avanti pausa foto e
telefonata alla
morosa x me e alla mamma x Matte. Poi MATTE HA
TELEFONATO CON IL
SUO ERICSSON PER L’ULTIMA VOLTA IN VITA SUA.
Dopodiché decolla
e siccome a certe velocità cambia la cognizione
spazio
temporale,inevitabile arrivare lungo, decido di sdraiarmi a
sx, rialzo la
moto, tutto ok, allora perché non fare un paio di curve
dopo anche uno
sdraio a dx per pareggiare i conti e levarsi subito il
pensiero? Ancora
tutto ok, o quasi. 2 a 0 per me.
Raggiungo Matte e
lo becco a fare due chiacchiere con un monopalla, il quale riparte e dice
che ci aspetta giù, al che mi faccio una sana
risata e mi
c’incollo con Matte che mi alita sul collo, non lo ho
superato x
rispetto, ma ha fatto una figuraccia in ogni modo.
Trasferimento
veloce da superpieghe su asfalto e poi si fa x ritornare
su, quando ad un
certo punto Matte in piega sx decide di mettere in
curva la ruota
post fuori della strada, facendo un bel derapotto in
terra, ancora
tutto ok grazie al paramotore.
Strada sterrata
tutte curve e tornanti in salita, Matte davanti
abbastanza incaz.e
io dietro ancor più incaz, anzi, ingarellatissimo, lo presso, lo studio e
appena si presenta l’opportunità, lo passo.
Dopo qualche curva
lo vedo dietro sdraiato, chiaramente a dx. E’inutile dirlo, siamo 2
xfezionisti: adesso siamo pari 2. Per non
smentirci
proseguiamo in notturna e arriviamo alle 23 al rifugio
della Gardetta,
2335 mslm dopo aver percorso 200 km praticamente
tutti off. Una
bella infermierina disinfetta in bagno le ferite di
Matte, allora
pieno d’invidia mi grattugio l’avambraccio e li
raggiungo (siamo
due pirla a girare senza protezioni e Matte ancor
di più con i
guanti in tasca). Poi una bell’insalata di pomodori e
cipolle
accompagnata da un paio di bei bicchierozzi di vino rosso e via felici a
nanna.
Domenica
Sveglia alle 7,
colazione e partenza ore 8.40. Si scende per sterrato
e si va a
Bardonecchia passando per tre passi e per la France via
asfalto,
sverniciando un paio di fenomeni con suxsportive: poveretti,
che umiliazione,
hanno provato ad ingarellarsi, ma alla fine si sono
limitati a
sgasatone con scarichi axti in centri abitati o a
lanciarsi a
velocità indegne in rettilineo, si vede che nessuno gli
ha insegnato che
bisogna anche sax fare le curve x andare in moto.
Risultato:
seminati. Al passo per andar di là e scendere in Francia
(2773 metri ?)
dove non puoi non fermarti x goderti il panorama, li
aspettavamo per
salutarli, ma quando sono arrivati sono stati anche
molto maleducati e
hanno tirato dritto a testa bassa, quatti quatti.
Siamo passati
anche per il deserto ed abbiamo così imparato che non
serve a niente
andare in Africa. Abbiamo fatto lo Jafferau, ci siamo
calati nei forti
della guerra, abbiamo infilato le borse tra la ruota
post e il
parafango in marcia e devo dire che non è una buona idea, non soddisfatti
siamo andati a farci l’Asietta ( apocalittica ) e le
Finestre ( non
abbiamo visto una mazza, xchè era già buio) ci siamo
serviti da soli in
un agriturismo dove non c' era nessuno e in cui
abbiamo mangiato
pesche noci e gelati lasciando i soldi sul freezer.
Siamo ripartiti di
notte sempre off, solo xchè dopo meno di 11 ore
dovevo essere a
lavorare. Ieri abbiamo anche lasciato il cellulare
sulle montagne,
tanto che cosa ce ne frega a noi di telefonare, poi
lo ripassiamo a
prendere domani, tanto che cosa ce ne frega a noi di
fare un po' di
strada in più, ma poi abbiamo scoperto che ce lo hanno
fregato, allora
poi lo abbiamo bloccato al 119. Matte è rimasto di
nuovo a piedi
senza benza, allora abbiamo dovuto un po' svuotare la
mia cisterna, e
poi il distributore non arrivava mai e allora di
nuovo a piedi e di
nuovo a svuotare la cisterna.
Lunedì
Arrivo a Bologna
alle 3.45 è stato un viaggio strano: non avevo mai
visto così tante
mucche in autostrada, mi è toccato spesso di
scartare e
frenare, per non parlare poi delle buche e dei massi che
mi ritrovavo
davanti, allora ogni tanto occorreva fermarsi e fare un
pisolino.
Ore 8.20 a
lavorare.
Tot km: 1500
Mi sembra di
essere stato via una settimana. Abbiamo fatto una
valanga di foto,
spero che Matte le sistemi e faccia un bel reportage
di dove siamo
stati, così almeno forse capirò che diavolo di giro
abbiamo fatto. È
stato un peccato non essere riusciti a fare anche il
Sommelier, ma non
è stato umanamente possibile con i tempi che avevamo.
Gg |
Venerdì
La nostra via del sale cominciava
venerdì nel "primo pomeriggio" ma io ero
già fuori di casa
il giovedì mattino, quando mi sono recato a
Riccione per
lavoro, poi nel
pomeriggio ho raggiunto Gigi a Bologna con il quale, dopo
avermi coinvolto
in una delle sue lezioni, andiamo a cena con
gli amici
africanisti emiliani. La sera sono ospite da Gigi e la sua
ragazza
Milena che mi
evitano di tornare a Firenze (grazie ancora
dell'ospitalità!)e
la mattina dopo mi perdo un pò per Bologna e faccio lo spurgo al
freno
post, mentre gigi
è al "lavoro". Pranziamo a casa e, dovendo fare 450
km
di
autostrada e 100
di fuoristrada e statale, partiamo presto (le
16.00!!!!!).
Arriviamo a
Bordighera che è buio ma nulla ci ferma, affrontiamo
in ogni caso
il
pezzo sterrato che
avremmo potuto evitare, con un inizio poco
incoraggiante
perché la prima
parte che conoscevo io era ora chiusa, ma
raggiungiamo
comunque
lo sterrato da
un'altra strada; niente d’impegnativo, fino a che non
decidiamo
di fare una
variante sconosciuta (tanto era presto..) un pò più dura.
Arriviamo
al rifugio
Allavena a mezzanotte, ci stavano ancora aspettando,eravamo
gli unici ospiti.
Mangiamo i panini di Milena, una fetta di torta
e andiamo
a letto.
Sabato
La mattina dopo
scendo a pigna per fare benzina, a motore spento, ho
dovuto
spingere qualche
centinaio di metri, ma sono arrivato al benzinaio, che incomincia
a chiacchierare e
non riesco quasi a venir via.... un personaggio!
Ritorno da Gigi e
partiamo, erano già le 10, lo sterrato comincia già
dal
rifugio; il passo
è buono e le soste tante, tra foto e mangiate di
lamponi
arriviamo al colle
del lago dei signori, un posto spettacolare,
sembra di
essere sulla
luna.. continuiamo e dopo poco Gigi vede un cartello con
l'indicazione
vino e allegria,
il tipo della malga produce degli ottimi formaggi e
anche
il vino è niente
male... stava per finire male, ma mi sono fermato in tempo, con dei tizi
che mi rincaravano la dose.. "non ti mettere
in cammino
se la bocca un sa
di vino"; Gigi finisce in bellezza con il
limoncello e
ripartiamo belli
spediti. Quindi una sosta che mi costa cara, infatti
lascio
il telefono sul
bordo della strada.... va be, gigi mi dice "vai piano
matte!!"
e perchè mai?? non
sono mica briaco!! scendiamo al fort central, un
forte
spettacolare sul
col di tenda. Da qui decidiamo di fare un anello,
scendere
a Tende in Francia
e risalire da una serie di tornanti fino al forte.
Partiamo,
arrivo troppo
veloce ad una curva, meno male che c'è l'appoggio sul
ciglio
che mi evita la
caduta, dopo poco mi fermo a chiacchierare con un
tizio
su xt, aspettando
Gigi che arriva dopo un bel pò per essersi sdraiato
da
entrambi i lati
(peccato, penso io, non aver potuto documentare
l'accaduto
con una bella
foto!!!). Ripartiamo con il tizio che ci dice che CI
ASPETTA
in fondo alla
strada... non l'avesse mai detto, ci incolliamo a lui e
Gigi(una vera
merdaccia!!) lo incalza e manca poco gli passa sopra...
risaliamo
quindi dai
tornanti all'inizio asfaltati e qui il fattaccio, in
uscita da
un tornante mi
allargo troppo e la ruota dietro mi finisce nella
zanella
con inevitabile
strisciata sull'asfalto; Gigi chiaramente pensa
subito...
alle foto!!!
bastardo dentro proprio!!! Mi "curo" le ferite, ho un
buchetto
sul palmo della
mano che mi farà un pò penare. Montiamo in sella, ci
guardiamo
e diciamo "ora
andiamo tranquilli dai". Al tornante successivo siamo
già
ingarellati, Gigi
mi pressa e mi passa dall'interno, al tornante dopo
sono
di nuovo in terra:
2-2! Forse dal pastore non mi ero fermato proprio
in
tempo....
Scendiamo quindi a
Limone, poi passiamo Demonte e il Vallone
dell'Arma
che è già
completamente buio. Affrontiamo gli ultimi 10-15 km di
sterrato,
peccato non vedere
il panorama, e arriviamo al rifugio Gardetta verso
le
22, una
crocerossina mi disinfetta le ferite e Gigi mi segue con la
scusa
di un
graffietto sul
braccio... siamo in un posto bellissimo.
Domenica
La mattina
ci svegliamo
presto e partiamo, ci aspettano diversi km di asfalto
per raggiungere
il folle
obiettivo...
Ci sciroppiamo
Colle di Sampeyre, Colle dell'Agnello, Col d'Izoard e
Monginevro
dove Gigi si
diverte ad umiliare i vari cbr e r1 di turno (avranno
sicuramente
già venduto la
moto e cambiato sport....), io chiedo troppo alla mia
moto
e ho veramente
paura che non mi riporti a casa, 98000 km non sono
pochi.
Arriviamo quindi a
Bardonecchia dove affrontiamo la salita allo
Jafferau
(2800 metri) dagli
impianti di risalita, visita al forte, quindi la
galleria dei
saraceni e il forte pramand. Mi diverto a passare dei
sermoni
con xr tassellate
(che soddisfazione!) mentre torno a cercare gigi
alle
prese con il
carico che non ci vuole stare, sabato era toccato anche
a me!
scendiamo quindi a
salbertrand sverniciando tra l'altro un gs.....
Saranno state le
17 di domenica, dovevamo fare ancora solo 400 km di
autostrada,
quindi, avendo ancora un sacco di tempo a disposizione
(!!!)
siamo tornati
indietro a Sauce d'Oulx e ci siamo fatti il bellissimo
sterrato
dell'Assietta e
del Colle delle Finestre, un vero paradiso
fuoristradistico
dove mi prende un
pò di asinite..... Arriviamo al colle a notte fonde
incrociando
un tedesco
in solitaria su
una moto stradale.... Scendiamo quindi a susa dove
riprendiamo
l'autostrada
travasando per ben due volte la benzina dalla moto di
Gigi
alla mia; dopo
qualche sosta nelle quali gigi pensa solo a mangiare
(non
offrite mai un
pranzo a quel ragazzo se non volete andare in
fallimento!!)
e io a fare
benzina, arriviamo a Bologna dove ci salutiamo e proseguo
per
gli ultimi km fino
a Firenze.
Grazie a Gigi per
la compagnia e a voi se siete riusciti a leggere
tutta
questa
lungagnata!!
Ciao a tutti,
Matte
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