Marocco
2009
di Taziononno Jorgen Sir 30 Alex
1°
tappa Tangeri-Fes
Ci troviamo al mattino per le 9,00 pronti per partire,bisogna effettuare alcuni
controlli al mio gps che non vuole accendersi ,controllo dell'alimentazione
,trovato il problema e risolto si parte.Usciti dalla cittadina s'incontrano
le prime colline la strada è scorrevole il paesaggio è verde
ai lati s'intravedono campi coltivati in buona parte con grano.Manteniamo
una buona velocità con punte massime sui 100 orari che attraversando
le cittadine si porta sui 50-60 orari.Si comprende subito che il centro della
vita di un paese è la via principale,infatti,specialmente nelle piccole
borgate,tutto viene praticato ai bordi della strada,anche perchè le
abitazioni sono costruite a ridosso della via principale,perciò bisogna
prestare attenzione .Nel tardo pomeriggio arriviamo a Fes dove troviamo alloggio
in un albergo a ridosso della medina.Qua rimaniamo fermi anche il giorno dopo
per avere la possibilità di una piccola visita alla città,anche
perchè Giorgio incomincia avere i sintomi dell'influenza (e vai con
aspirina e quant'altro rimedio potesse essere utile)ma la cosa non migliora
e tutto viene rimandato al mattino del primo dell'anno.Durante la notte tosse
e raffreddore con gagarotto diventa un casino,non mi preoccupa di non dormire
bene ,ma bensì cosa potremmo fare nei prossimi giorni,visto le prospettive
c'è il rischio di rimanere fermi in un albergo.Al mattino,dopo la colazione,
arrivo in camera e vedo Giorgio che si stà preparando per partire,questo
mi rimette di buon umore ,anche con le limitazioni del caso.
2
° tappa Fes-Errachidia
Partenza ore 10,00 da Fes, percorrendo la statale che passa da Ifrane ,zona
sciistica,il paesaggio incomincia a cambiare,ci stiamo avvicinando alla neve.Mentre
percorriamo la statale,ennesima sosta di Giorgio per togliere le candele dal
naso,e mentre sono vicino al bordo della strada,con freccia dx che apetto,scorgo
in lontananza una corriera scortata dalla polizia,con lampeggianti;chi sarà
mai??Nel mentre soppraggiungono anche i ragazzi,così ci accodiamo alla
carovana,a debita distanza.Percorrendo la statale per Ifane,incontriamo diversi
posti di blocco.Arrivati nella cittadina passiamo davanti alla residenza del
Re e questo si nota subito dalle guardie esterne alla residenza.Decido di
deviare alla strada nazionale,e prendiamo una secondaria, per evitare tutto
quel casino,la scelta si rivela giusta,la strada è scorrevole e con
poco traffico,è un vero piacere girare in moto in queste condizioni.(poi
impariamo da locali che sulla corriera c'era il rè)alla prossima.
3
tappa errachidia- boudenib- merzouga
Partenza al mattino per le 9,00 direzione Boudenib per prendere la pista che
porta a Erfoud.Dopo un centinaio di km,arriviamo all'imbocco della pista,per
la prima volta nel mio viaggio mi sento felice,(chessà perchè)
dopo un km di pista ci fermiamo per scattare alcune foto.Mentre controlliamo
le moto(che tutto sia legato bene)arriva un ragazzino in bicicletta ,che incomincia
a fare domande alla fine salta fuori che il fiume che dovremmo attraversare
da lì a poco,c'è acqua alta e ci fà capire che un passaggio
con acqua al giocchio è più a monte,prendendo una pista che
avevo notato alcuni km prima,segnalata da due balise.Nel mentre si sente in
lontananza un rumore di motori,poco dopo s'intravvedono due mono ,che ,arrivati
a noi,si fermano e salutano.Erano due ragazzi di origine spagnola,che avevano
percorso la pista in senso opposto a quello che volevamo percorrere noi,e
ci onfermano che l'attraversamento del fiume ,con le nostre moto sarebbe stato
difficoltoso.Bene decidiamo di seguire il consiglio del ragazzino,e torniamo
indietro.Arrivati al fiume fermo la moto e vado a controllare a piedi se è
possibile attraversare.L'attravesamento si può fare,visto che l'acqua
arriva al ginocchio,è il culo di una piana(termine da pescatore)l'unica
difficoltà è dovuta dai grossi sassi di cui e composto il letto
del fiume.Mentro ritorno alla moto cerco d'individuare un passaggio tra le
crete ei cespugli per per arrivare alla piana.Per l'attraversata la formazione
era così fatta:uno sulla moto e due ai fianchi a tirare e mantenere
la moto in equlbrio .Tutto procede bene solo lo sforzo e la fatica aveva messo
un pò in crisi Giorgio,(aveva la febbre).Mentre i ragazzi tolgono l'acqua
dagli stivali,io vado a vedere di riprendere la pista con la moto,che trovo
quasi subito(grazie al GPS) da lì in poi è stata una goduria
fino alla fine della pista.Arrivati aErfoud decidiamo di rinunciare alla seconda
pista che ci portava a Merzouga,era un pò tardi e Giorgio sentiva la
stanchezza,così si decide di andare a Merzouga per asfalto edi trovare
da dormire.
A Merzouga sosta di un giorno per dare la possibilità a Giorgio di
recuperare.Il giorno dopo mentre lui si riposa in albergo,noi decidiamo di
scaricare le moto i bagagli,e fare il giro delle dune dll'Erg chebbi.E' stato
per i mie gusti,il più bel giorno di questo tour,la sabbia era ottima,
perchè due giorni prima era piovuto,così che le moto non sprofondavano
più di tanto,a fare il giro eravamo io Matteo e Alex con il benelli,
debbo dire che siè comportato bene,il limite della moto erano le sospensioni
con poca escursione e tenere,che andavano a pacco spesso così da indurre
Alex a moderare la velocità,non che fosse da intralcio a noi,ma bensì
per il suo divertimento.Mentre per Matteo,il limite era la poca esperienza
in fuori strada,e per questa ci vuole tempo.Il mio limite è la pazienza,e
i ragazzi l'anno imparato.Verso sera siamo di ritorno in albergo,stanchi ma
appagati da quel meraviglioso spettacolo,che la natura riesce a darti,da quel
senso di libertà metre dai gas in fuori pista,scrutando con attenzioe
la conformazione del terreno e cercando i passaggio per non andarti ad infognare
in qualche catino di sabbia tenera.
4 tappa Merzouga - zagora
Pronti
per la partenza erso le 9,00.Avendo deciso la sera prima di modificare il
percorso,per alcune considerazioni sollevate da Giorgio,decidiamo di passare
i due fiumi;il ziz e il rheris,dalla strada N°12,così da non incontrare
problemi di pantano o fez-fez.Infatti appena dopo il passaggio del rharis,incomincia
una pista che porta ad incontrare la pita che da Touz porta a Zagora.Percorso
alcuni km mi accoego,guardando il gps,che siamo sulla pista sbagliata,e convinto
che dietro di mè ci sia Giorgio e gl'altri,effettuo una deviazione
per recuperare la pista giusta.Ad un certo punto,dopo un km ,mi volto e non
vedo nessuno,subito mi arrabbio,ma lo sbaglio era mio,visto che non mi sono
accertato che mi seguissero.Ritorno indietro e ripreno la pista,poco avanti
vedo Giorgio fermo,era arrabiato,perchè ad un tratto non mi ha più
visto,infatti mi sono beccato una gran cagnata .Poco dopo arriva Matteo,e
Alex???.Ritorno indietro e lo trovo un pò fuori pista,bene,da lì
in poi l'accordo è stato di non perderci mai di vista.La pista per
circa la metà del percorso ,è utilizzata da camion che trasportano
sassi(per noi erano sassi)poi diventa una lieve tracciaper fortuna con il
gps è sempre stata individuata.Spiegare i panorami che incontravamo
non'è facile,posso solo dire meravigliosi.Verso il tardo pomeriggio,decidiamo
di accamparci,per utilizzarre la poca luce rimasta,e ci portiamo a ridosso
di alcune colline,giusto per essere in pò distanti dalla pista ed eventualmente
un riparo dal vento se dovesse arrivare.In serata è successa una cosa
un pò strana,mentre si preparava la cena,a base di salame e parmiggiano
reggano,portati da Alex,si scorge in lontananza dei fari di veicoli,che puntavano
la nostra direzione.Ci mettemmo ad osservare quale fosse il loro percorso,e
rimanemmo un pò preoccupati perchè una macchina prese la pista
da cui erravamo arrivati noi,e l'altra disegnò un quadrato e poi ritornò
da dove era venuta.Come se stessero cercando qualcuno,molto probabile che
i loro pensieri fissero altri ma questo mi mise in tensione per tutta la notte,e
in tenda(giusto per capire la differenza che può esserci tra le persone)io
con e orecchie ben aperte e Matteo con i tappi alle orecchie,visto che non
sopporta nemmeno il uo russare. Infatti abbiamo fatto un'uscita rapida dalle
tenda,io e Alex,sentendo un rumore di macchina, che poi andò drittra
per la sua strada.Al mattino alle 6,30 eravamo tutti pronti per affrontere
una nuova giornata,si accende il fuco e si mette sul gas il caffè,si
prepara la colazione si sgombra il campo e via. Ad un certo punto siamo costretti
a passare per una specia di passo un pò stretto e con sabbia molle,per
cui ci aiutiamo a tenere le moto.Fatto anche questa ci atendono panorami stupedi,di
cui una valle tutta verde,di erbe selvatiche,l'entusiasmo si frena subito
visto che controllando il gps siamo fuori pista,comunque niente paura,la ritroviamo
subito dopo dalle traccie lasciate da macchine sul terreno un pò argilloso,e
per questo da prestare attenzione per paura di trovare il terreno che ceda
troppo.Lungo il percorso,gl'inconvenienti sono stati:la perdita di due taniche
di benzina,recuperate con tutta la benzina,da che era dietro.Arrivati a Oum-jrane
ci accolgono i soliti bimbi,ed essendo il primo cerco di schivare senza fermarmi,anno
l carettiristica delle piattole,si attaccano e non ti mollano mai.Infatti
riescono a far cadere Matteo e a far insabbiare Giorgio .Nel tardo pomeriggio
arriviamo a Zagora,qua in albergo i ragazzi si fanno fare dei massaggi con
aqua calda ecc ecc.Alla sera ,dopo cena, si decide di rinunciare al percorso
programmato,anche perchè si preferisce visitare alcuni luoghi turistici,e
facendo il calcolo dei giorni rimasti,e km da percirrere,non riusciremmo a
fare tutto.Si parte al mattino alle 9,00,si effetua il pieno di benzina,e
prendiamo la N12 che da Zagora arriva a Foum-Zguid sulla cartina è
tratteggiata significa che è in costruzione,;ifatti oltre che strada
bianca è anche pista con un terreno molto duro e sassoso.Da Foum-Zguid
in poi è stato tutto asfalto perciò niente di particolare,per
il resto vi rimando alle foto scattate e ai video.
Alcune considerazioni:se ritornassi in marocco farei più pista,caricherei
meno la moto,prenderei un gps di scorta,e cercherei di andarci in ottobbre
naturalmente sempre con la nostra at moto stupenda ,che a vent'anni dalle
ultime nate,non ha quasi niente da invidiare.
Ciao Rossano
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